La rettocolite ulcerosa è una delle due malattie infiammatorie croniche intestinali (l’altra è la malattia di Crohn). Questa infiammazione colpisce principalmente il retto ma può riguardare anche il colon, tutto o anche solo in parte.
La rettocolite ulcerosa è un’infiammazione in grado di creare delle lesioni ulcerose all’intestino che provocano scariche di diarrea e dolori addominali intensi alternati a momenti di relativo benessere.
Man mano che l’infiammazione diventa più incidente, i periodi di remissione clinica, caratterizzati da assenza di sintomi, diventano sempre più brevi, fino a giungere a una situazione di malessere continuo.
Se non curata a dovere, l’infiammazione può portare ad alterazioni irreversibili delle cellule intestinali con possibile sviluppo di lesioni cancerose.
Come può essere individuata la rettocolite ulcerosa?
La rettocolite ulcerosa può essere diagnosticata attraverso queste metodiche:
colonscopia con visualizzazione dell’ileo e biopsie intestinali, con la quale si può visualizzare il grado di estensione della malattia e la salute della mucosa intestinale
cromoendoscopia o narrow band imaging, tecniche che si aggiungono alla colonscopia e che consentono di visualizzare alcune aree da analizzare con maggior dettaglio
ecografia delle anse intestinali, per valutare il grado di salute della parete intestinale e monitorare in maniera non invasiva l’incidenza di terapie in atto.
Come si può curare la rettocolite ulcerosa?
La rettocolite ulcerosa può essere trattata in via farmacologica o, quando questa non ottiene gli effetti desiderati, con intervento chirurgico.
I farmaci utilizzati sono:
la mesalazina (5-ASA), antinfiammatorio che agisce direttamente sulla mucosa intestinale
gli steroidi, che agiscono come potente anti-infiammatori su tutto l’organismo
la 6-mercaptopurina o l’azatioprina, immunosoppressori che agiscono sui globuli bianchi responsabili dell’infiammazione
la ciclosporina, che agisce sui linfociti responsabili del sistema immunitario inibendone la funzione, da usarsi nei casi di colite severa che resiste alle cure con cortisone
farmaci biologici, che bloccano una delle molecole principali (TNF) responsabili dell’infiammazione.
Per i casi più complicati e resistenti alle terapie farmacologiche si interviene chirurgicamente eseguendo una resezione intestinale come la colectomia totale.
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