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Celiachia - La Vita con un’Intolleranza Permanente al Glutine

Gruppo Sadel

La celiachia è una malattia autoimmune cronica che colpisce circa l’1% della popolazione mondiale. In chi ne soffre, l'ingestione di glutine — una proteina presente in cereali come grano, orzo e segale — provoca una reazione immunitaria che danneggia la mucosa dell'intestino tenue, compromettendo l'assorbimento dei nutrienti essenziali. La celiachia è una condizione permanente, ma con una gestione adeguata è possibile condurre una vita sana e attiva.

Cause e Fattori di Rischio

La celiachia è il risultato di una combinazione di fattori genetici, immunologici e ambientali. Tra i principali fattori di rischio troviamo:

  • Predisposizione genetica: la presenza dei geni HLA-DQ2 e HLA-DQ8 è comune tra i celiaci.

  • Infezioni virali: alcune infezioni possono scatenare la malattia in individui predisposti.

  • Storia familiare: avere parenti di primo grado con celiachia aumenta significativamente il rischio.

  • Esposizione precoce al glutine: nei neonati, il momento e la quantità di introduzione del glutine possono influenzare lo sviluppo della malattia.

Sintomi

I sintomi della celiachia possono variare notevolmente da persona a persona, rendendo la diagnosi talvolta complessa. Tra i segni più comuni troviamo:

  • Sintomi gastrointestinali:

    • Diarrea cronica o stitichezza.

    • Dolore e gonfiore addominale.

    • Nausea e vomito.

  • Sintomi extraintestinali:

    • Fatica cronica.

    • Anemia da carenza di ferro.

    • Perdita di peso inspiegabile.

    • Osteoporosi o osteopenia.

    • Eruzione cutanea nota come dermatite erpetiforme.

    • Mal di testa o emicranie.




Diagnosi

La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire complicazioni a lungo termine. Gli strumenti diagnostici includono:

  • Esami del sangue:

    • Anticorpi anti-transglutaminasi tissutale (tTG) e anti-endomisio (EMA) per rilevare una risposta immunitaria al glutine.

  • Biopsia intestinale:

    • Considerata il "gold standard", conferma il danno alla mucosa dell'intestino tenue.

  • Test genetici:

    • Per identificare la presenza dei geni HLA-DQ2 e HLA-DQ8 nei casi dubbi.

Trattamenti

L'unico trattamento efficace per la celiachia è una dieta rigorosamente senza glutine per tutta la vita. Questo comporta:

  1. Evitare alimenti contenenti glutine:

    • Cereali come grano, orzo, segale e derivati (pane, pasta, dolci).

    • Prodotti industriali che possono contenere tracce di glutine.

  2. Leggere attentamente le etichette:

    • Identificare ingredienti a rischio come amido modificato, malto e salse addensate.

  3. Integrare nutrienti essenziali:

    • In caso di carenze nutrizionali, possono essere prescritti integratori di ferro, calcio o vitamina D.

  4. Supporto psicologico e nutrizionale:

    • Dietisti e gruppi di supporto possono aiutare ad affrontare le sfide della dieta senza glutine.

Complicazioni

Se non trattata, la celiachia può portare a complicazioni significative, tra cui:

  • Malnutrizione e carenze vitaminiche.

  • Osteoporosi o fratture ossee.

  • Problemi di fertilità o aborti ricorrenti.

  • Malattie autoimmuni associate, come tiroidite o diabete di tipo 1.

  • Rischio aumentato di linfoma intestinale.

Prevenzione

Non esistono misure preventive per evitare lo sviluppo della celiachia in persone geneticamente predisposte. Tuttavia, per chi è a rischio, è consigliabile:

  • Monitorare eventuali sintomi precoci.

  • Effettuare screening regolari nei familiari di primo grado.

  • Evitare l'introduzione precoce del glutine nei neonati.

Conclusione

La celiachia è una condizione cronica che richiede un impegno costante nella gestione della dieta, ma con una diagnosi precoce e una corretta aderenza al regime senza glutine, i pazienti possono condurre una vita sana e attiva. L'educazione, il supporto sociale e l'innovazione alimentare continuano a migliorare le prospettive per chi convive con questa malattia.

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