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Cos’è l’elettrostimolazione?

Cos’è l’elettrostimolazione?

L'elettrostimolazione (electromyostimulation), nota anche come electrical muscle stimulation (EMS) o neuromuscular electrical stimulation (NMES), è una tecnica di induzione della contrazione muscolare previo utilizzo di impulsi elettrici.

Per i numerosi presunti ambiti di applicazione, in particolare negli ultimi anni, l'elettrostimolazione ha ricevuto una crescente attenzione sia da parte degli enti di ricerca, sia da parte dei consumatori.

L'elettrostimolazione può essere utilizzata:

  • per allenare la forza negli atleti e nei soggetti sani;

  • come strumento di riabilitazione nelle persone parzialmente o totalmente immobilizzate;

  • come tecnica preventiva;

  • come test per valutare la funzione neuro-muscolare in vivo;

  • per facilitare il defaticamento post-workout.

Gli impulsi dell'elettrostimolatore sono generati dal dispositivo centrale e trasmessi mediante elettrodi applicati direttamente sulla pelle, in corrispondenza del muscolo bersaglio.

Queste "scosse" imitano il potenziale d'azione che normalmente deriva dal sistema nervoso centrale (SNC).

Nell'ambito della scienza sportiva, l'uso degli elettrostimolatori è considerato una metodica complementare per la preparazione fisica.

Se funzioni o meno, dipende soprattutto dai risultati che si intende ottenere.

Gli studi e le ricerche sull'efficacia dell'elettrostimolazione sono molto numerosi e spesso discordanti; per questo è buona norma fare affidamento esclusivamente su revisioni sistematiche e metanalisi, oggi finalmente disponibili in bibliografia scientifica.

Nota: negli Stati Uniti, i dispositivi elettrostimolatori sono regolati dalla "Food and Drug Administration" (FDA).



Benefici dell’elettrostimolazione

L'elettrostimolazione può essere usata come mezzo di allenamento, in campo terapico o addirittura in ambito cosmetico. La sua efficacia d'altro canto, non è dimostrata in ognuno di questi.

Di seguito prenderemo in oggetto le due applicazioni più importanti e diffuse: quella per la prevenzione e la riabilitazione, e quella estetica e/o dimagrante.

Elettrostimolazione nella riabilitazione e nella prevenzione

In medicina, l'elettrostimolazione viene utilizzata soprattutto a scopo preventivo e riabilitativo; ad esempio nell'atrofia muscolare da inattività o negli squilibri neuromuscolari che possono verificarsi a posteriori di infortuni muscolo-scheletrici.

Elettrostimolazione non è sinonimo di TENS (transcutaneous electrical nerve stimulation), tecnica invece utilizzata come terapia del dolore - nella TENS la corrente è generalmente sotto-soglia, il che significa che non genera alcuna contrazione muscolare.

L'utilizzo dell'elettrostimolazione si rivela particolarmente utile nei soggetti che, a causa di malattie superiori – si pensi ad alcune forme di cancro o nelle broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) molto gravi – sono obbligati a limitare al minimo il proprio livello di attività fisica generale (LAF).

L'utilizzo di elettrostimolatore può portare a un miglioramento statisticamente significativo della forza e della massa muscolare, ma sono necessarie ulteriori ricerche per confermare i risultati.

Elettrostimolazione e perdita di peso

L'elettrostimolazione non si dimostra oggettivamente utile nella perdita di peso. Inoltre, non contribuisce in alcun modo a combattere l'inestetismo della cellulite.

È ormai risaputo che il dimagrimento giunge come conseguenza di un bilancio calorico negativo; anche se l'esercizio fisico può aumentare il costo energetico, il fattore più importante da gestire è quindi la dieta.

Gli elettrostimolatori determinano un dispendio calorico marginale e parecchio inferiore a qualsiasi tipo di esercizio.

Tuttavia, alcuni autori segnalano che le persone che tonificano i muscoli inizialmente previa elettrostimolazione sono più inclini a proseguire con le attività sportive.



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