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Piani Vaccinali Anti-Covid

'' Facciamo squadra per la nostra salute''


I vaccini sono uno degli strumenti di salute pubblica più sicuri ed efficaci di tutti i tempi.

La vaccinazione comporta benefici non solo, per effetto diretto sui soggetti vaccinati, ma anche, in modo indiretto sulla comunità, poiché induce protezione ai soggetti non vaccinati, immunità di gregge.

La strategia di prevenzione vaccinale ha un rapporto costo-efficacia estremamente vantaggioso per il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, paradossalmente, proprio il successo delle vaccinazioni crea problemi nella loro accettazione poiché la diminuzione di frequenza di alcune malattie ha portato ad una diminuzione della percezione della loro gravità.

La campagna di comunicazione ha l’obiettivo di far comprendere alla popolazione la validità della vaccinazione quale strumento di prevenzione e lotta alle malattie trasmissibili.

Tra le varie malattie prevenibili, si richiama, in particolare, l’attenzione sul morbillo, rispetto al quale si registra, in Italia, una preoccupante situazione epidemiologica su cui è necessario intervenire.


Le normative

  • Decreto 12 marzo 2021 - Approvazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 costituito dal documento recante "Elementi di preparazione della strategia vaccinale", di cui al decreto 2 gennaio 2021 nonché dal documento recante "Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19" del 10 marzo 2021 (pubblicato in G.U. 24 marzo 2021)

  • Piano vaccini anti Covid-19 del Commissario straordinario (13 marzo 2021)

  • Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19

  • Decreto 2 gennaio 2021 - Adozione Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19

  • Legge 30 dicembre 2020, n. 178 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023

Come sono state disegnate le modalità di intervento per la campagna vaccinale?


Tre sono le linee operative della campagna:

  1. Approvvigionamento e distribuzione, attraverso costante contatto della struttura commissariale con tutti gli stakeholder. Ad oggi sono state approvvigionate 7,9 milioni di dosi, che si raddoppieranno entro le prossime tre settimane. Entro la fine di giugno è previsto l’arrivo di altre 52 milioni di dosi circa, mentre ulteriori 84 milioni sono previsti prima dell’autunno.

  2. Monitoraggio costante dei fabbisogni con interventi mirati, selettivi e puntiformi sulla base degli scostamenti dalla pianificazione. Verrà costituita una riserva vaccinale pari a circa l’1,5% delle dosi, per poter fronteggiare con immediatezza esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, prevedendo l’impiego di rinforzi del Dipartimento di Protezione Civile e della Difesa. Si interverrà inoltre anche secondo il principio del punto di accumulo, concentrando le risorse necessarie verso aree cluster e di piccoli dimensioni in stato di particolare necessità. Il monitoraggio comprenderà anche l’analisi coordinata delle disponibilità manifestate da numerose realtà del Sistema Paese, al fine di indirizzare al meglio le risorse.

  3. Capillarizzazione della somministrazione, incrementando la platea dei vaccinatori e il numero di punti vaccinali. Verrà dato impulso all’accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44 mila), odontoiatri (fino a 60 mila), medici specializzandi (fino a 23 mila). Si potrà far ricorso – tramite accordi in via di finalizzazione - anche ai medici della Federazione Medico Sportiva Italiana, ai medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre che ai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti. Proseguirà, se necessario, l’assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1700 già operativi. In caso di emergenza scenderanno in campo anche team mobili. Capitolo a parte è quello del potenziamento della rete vaccinale esistente che conta attualmente 1733 punti vaccinali (dato in crescita). Per l’allestimento di nuovi centri potranno eventualmente essere utilizzati siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza Episcopale Italiana.



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